
L E
G A M B I E N T E "G.E.N."
GRUPPO ESCURSIONISTI NATURALISTI
-
Domenica 15 luglio
" Ruderi della Villa Pollio Felice – Bagni della Regina Giovanna - La
Solara "
- Area
marina protetta Punta Campanella
-
itinerario storico culturale ed escursione didattico-naturalistica

Capo di Sorrento: Bacino naturale della Villa Romana di
Pollio Felice
Foto di De Maio Agostino
Percorso:
Sorrento – Capo di Sorrento – Ruderi della Villa Pollio Felice – Bagni
della Regina Giovanna oppure La Solara - Sorrento o rientro in Bus dal
Capo di Sorrento alla stazione.
segnaletica:
progetto Tolomeo
lunghezza:
4,5
km.
dislivello:
100m.
difficoltà:
media
(E)
durata:
4
ore escluse le soste
Abbigliamento:
a strati,
cappellino (eventuale protezione solare), scarpe da trekking, costume e
asciugamano per coloro volessero fare il bagno.
motivo di interesse:
storico, naturalistico, panoramico, paesaggistico
mezzi di trasporto:
solo quelli necessari per raggiungere il luogo di ritrovo,
eventuale bus EAV da Capo di Sorrento alla stazione.
pranzo:
a sacco
direttore di escursione: Salvatore SCHIANO di COLA 339.1565780
N.B:
L’attività proposta è riservata ai soci GEN i quali sono invitati a
portare con se la tessera non scaduta, eccezionalmente per i
simpatizzanti non ancora associati è possibile partecipare portando
possibilmente già compilata la scheda raccolta dati in allegato.
La eventuale balneazione esula dalle responsabilità del direttore di
escursione.
Descrizione:
La splendida costa di Sorrento affascina
per le sue bellezze paesaggistiche, l’acqua cristallina del mare, i
panorami degni di quadri d’autore, ma anche per la famosa area
archeologica a strapiombo sul mare: la Villa di Pollio Felice.
Questa meravigliosa villa, che poggia su uno strato di roccia attaccato
alla costa in mezzo al mare blu, è nota anche sotto il nome de ”I
Bagni della Regina Giovanna”; si tratta di una lussuosa residenza
dell’aristocrazia romana, costruita nel I secolo d.C. sul capo di
Sorrento. La villa di Pollio Felice si articola principalmente in due
aree specifiche: i quartieri residenziali sulla sommità della
collina e il quartiere sul mare, dislocato intorno a un approdo
naturale utilizzato come piccolo porto dove attraccavano le navi che ivi
giungevano.
Entrambe le zone sono collegate da
cunicoli e scale.
Si percorre una piccola stradina
incorniciata da un’enorme scogliera che affaccia su un meraviglioso
arco naturale che scende verso il mare e che conduce direttamente ai
ruderi della famosa “villa marittima”, nota al popolo con il nome
de “I Bagni della Regina Giovanna”.
Caletta Bagni della
Regina Giovanna
Questo sito intriso di storia, leggenda e
bellezza naturale era infatti il preferito della sovrana di Napoli, la “Regina
Giovanna II D’Angiò”, che
qui si recava tra il 1371 e il 1435, per godere dello splendido paradiso
naturale di mare e sole, accompagnata di frequente dai suoi giovani
amanti. In questo luogo magico la Regina soleva intrattenersi bagnandosi
nelle corroboranti acque in dolce compagnia: da qui il nome ”Bagni
della Regina Giovanna”.
Villa Pollio Felice
Recenti studi archeologici hanno
dimostrato che la villa non apparteneva, come detta la tradizione, al
patrizio Pollio Felice, amico del poeta latino Publio Papinio Stazio:
la dimora del patrizio originario di Pozzuoli, che ospitò il “celebre
poeta delle Silvae”, doveva trovarsi al confine, nella baia di Puolo.
Dal mare è possibile visionare ciò che resta della villa romana poiché
sono facilmente riconoscibili i resti delle”cisterne” per l’acqua
della “domus”, i magazzini per le derrate alimentari, un “ninfeo”
e alcuni attracchi naturali.
La parte residenziale della villa si
componeva di vari fabbricati dislocati su terrazzamenti
digradanti sul mare, collegati dalle cisterne per l’approvvigionamento
idrico: la cisterna che vessa in condizioni migliori è quella a monte
della domus con ben 10 concamerazioni coperte con volte a botte.
La Sovrintendenza Archeologica
negli anni ’80, durante i lavori di consolidamento, ha portato alla luce
il piano più alto della parte marittima dell’intero complesso. Dalla
campagna di scavo è emerso infatti che tale piano accoglieva vari
ambienti disposti lungo uno splendido giardino, racchiuso in
quadriportico rettangolare: la presenza di reperti di malta
documenta una pavimentazione in opus sectile e quindi la funzione
rappresentativa di tali luoghi.
Una ricostruzione grafica dell’ordito del
pavimento, che alternava forme triangolari e marmi in forma quadrata,
getta luce sulla vicinanza tipologica con il pavimento reimpiegato di
epoca romana della Cappella nella navata destra della parrocchia di Sant’Agnello.
Tra il XV e il XVII secolo in questo sito
sorsero una torre d’avvistamento e una cappella dedicata a Santa
Fortunata: sono oggi visibili le parti basamentali e le strutture
perimetrali. Per quanto riguarda la Villa, a Nord e a Est, all’interno
dei vani voltati a botte, è possibile scorgere tracce di muratura in
opus reticulatum, ma anche pavimenti in mosaico, intonaci
dipinti di rosso e decorazioni in stucco a rilievo.
Un’antica leggenda narra che nella prima
metà del XV secolo questi “affascinanti ruderi”, appena scoccasse la
mezzanotte, si animassero di figure evanescenti e spettrali:
un cavaliere nero su un cavallo alato che inseguiva una bella fanciulla
in abiti bianchi che cercava di rifugiarsi nella splendida villa di
Pollio Felice.
Ambiente:
macchia, gariga e
terrazzamenti coltivati ad
agrumi e ulivi
Appuntamento: Sorrento
Circumvesuviana ore 9,10
Dare sempre un cenno di adesione, prenotandovi possibilmente entro il
giorno precedente l'escursione!
Luogo degli appuntamenti, ora e itinerari potrebbero subire variazioni
anche all'ultimo momento.
Contattare:
Salvatore SCHIANO di COLA 339.1565780
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