25 Gennaio 2015
“Madonna della Libera – Quisisana
– Monte Coppola”
Dalla stazione Circumvesuviana di
Castellammare di Stabia

Il Santuario di
Madonna della Libera
foto di De Maio
Agostino tratta dal sito
www.fotoeweb.it
" Parco reg. dei Monti Lattari "
escursione didattico-naturalistica
Percorso:
piazza Papa Giovanni XXIII –
salita Visanola – Madonna della
libera – Quisisana – monte
Coppola. Eventuale proseguimento
per Pimonte.
lunghezza: circa
6
km (per Pimonte 7km)
segnaletica:
locale
dislivello: 300m
(per Pimonte 450)
difficoltà: media
E
-
medio/alta
(E+) per Pimonte
durata:
4
ore
escluse soste
( per Pimonte 5 ore).
motivi di interesse:
geologico, naturalistico,
panoramico, paesaggistico,
religioso.
mezzi di trasporto: circum
e bus di linea: procurarsi in
tempo i nuovi biglietti nella
formula “integrato” (circum+bus
per ritorno da Pimonte)
pranzo: a
sacco
Cose da portare:
bastoncini, scarpe da trekking
e
parapioggia occorrenti nella
scongiurata ipotesi di rovesci
meteo.
contributo: euro
3,00 a persona per i non soci.
Sono considerati soci tutti gli
iscritti ai circoli di Legambiente
con tessera non scaduta. Si prega
di controllare la scadenza della
propria tessera. I non soci che
volessero partecipare sono pregati
di portare possibilmente già
compilata la scheda raccolta dati
in allegato.
direttori di escursione: Peppe
Celentano e Michele Esposito
Descrizione:
dopo veloce visita all’ancora
esposta statua di San Catello,
Patrono di Castellammare, e ai
pastori a grandezza d’uomo del
Monsignor Petagna ( origine
XVII-XVII secolo) nella vicina
concattedrale di Maria Santissima
Assunta, si prosegue per piazza
grande alle cui fontane di acqua
minerale è possibile rifornirsi
per il viaggio, e proseguendo per
salita Visanola, oltrepassando la
SS145
la dov’è anche il castello
medievale ( ora gestito dal comune
e disponibile in affitto per
eventi) si giunge al santuario
della Madonna della dove sarà
ancora visitabile il presepe dei
frati cappuccini, realizzato su
un’area di 40mq con circa 1000
pastori e stella cometa da 35m, si
prosegue poi per la vecchia strada
superiore e si giunge alla reggia
di Quisisana dove sarà ancora
visitabile la mostra “ Dal Buio
alla luce” costituita da 40
antichi reperti tra cui
l’esclusivo carro romano di
Arianna, meteo permettendo si
prosegue per l’ascesa al monte
Coppola da cui sarà possibile far
ritorno a Castellammare oppure
proseguire la salita per Pimonte
da cui poi si ritorna in bus.
Nota dal sito del comune:
Il Santuario della Madonna della
Libera si erge sul monte San
Cataldo (al santo era anche
dedicata anticamente la chiesa).
Su quest’altura in una cavità
naturale (forse una grotta) era
venerato, all'interno di un
cenobio benedettino un affresco
raffigurante la Madre di Dio.
Dopo la partenza dei Benedettini
(sec. XII - XIII) il sito fu
abbandonato. Nel 1613 la montagna
e la grancia passarono alla
proprietà della signora Isabella
del Giglio che vi edificò una
cappella. In virtù di un completo
stato di abbandono, la cappella fu
interdetta nel 1819. I terreni,
furono, poi ereditati dalla
famiglia Correa Boccutti, che nel
1829 li cedette ai sacerdoti
Catello e Alessandro Saccardi.
Questi restaurarono la cappella e
nel 1833 ottennero la riapertura.
Nel 1897 il canonico Francesco
Saccardi, dopo aver restaurato e
ingrandito la chiesetta, la donò
ai Frati Cappuccini. L’opera dei
frati, ha reso questa chiesa in un
celebre e ridente santuario.
L'itinerario permette di ammirare
sia emergenze storico-culturali
che naturalistiche, presenti sulle
colline a ridosso del mare di
Castellammare di Stabia. Quisisana
vanta una lunga storia.
Nell'antichità era considerato un
luogo accogliente per il clima
salubre e le piante medicinali
presenti, favorevoli alla cura di
diverse malattie tanto da essere
celebrato da medici, storici e
letterati e da meritarsi
l'appellativo di domus de loco
sano, poi italianizzato in
"Casa Sana" e rimasto tale fino al
XVIII secolo. Prescelto da molti
sovrani angioini come rifugio al
riparo da pestilenze e malattie,
fu il luogo dove re Roberto malato
venne e guarì; circostanza questa
che fece tramutare il nome in "Ca
Si Sana" poi italianizzato
nell'attuale "Quisisana". Intanto
il Palazzo Reale già appartenuto
agli angioini, dopo alterne
vicende, passò sotto la dinastia
dei Borboni, fu poi luogo di
soggiorno di Giuseppe Bonaparte,
di Gioacchino Murat e della regina
Carolina Bonaparte, sorella di
Napoleone. Una serie di lavori di
ampliamento e trasformazione
portarono anche alla costruzione
di grandi viali e alla creazione
del parco interno e delle Fontane
del Re. Nello scorso anno abbiamo
promosso insieme ad altre
associazioni, una raccolta di
firme presentate poi al FAI -
Fondo per l'Ambiente Italiano per
un intervento di recupero delle
Fontane.
Appuntamento: ore
8:47 stazione circum. di
Castellammare di Stabia (funivia).
Dare sempre un cenno di adesione,
prenotandovi possibilmente entro
il giorno precedente l'escursione!
Luogo degli appuntamenti, ora e
itinerari potrebbero subire
variazioni anche all'ultimo
momento.
Contattare:
Peppe Celentano cell. 377 4411539
Michele Esposito cell. 3283113016
Nicola Montuori
cell. 338 4215082