La cascata
gigante del Vallone delle Ferriere
parte alta (foto di Agostino De Maio
tratta da
www.fotoeweb.it)
Riserva naturale orientata
Valle delle Ferriere
Parco regionale dei M.Lattari
itinerario
storico-culturale e
didattico-naturalistico
segnaletica: da Campidoglio
a Pellagra segnavia biancorosso
del Cai n.57,
lunghezza:
7 Km A/R
dislivello:
300m. A/R;
durata:
4 ore A/R escluse le soste
difficolt�:
itinerario di media
difficoltà (E);
motivi di
interesse: storico,
geologico, naturalistico,
panoramico, paesaggistico.
approv.
idrico:
ad inizio
percorso nei pressi del lavatoio
pubblico, a Punta D'Aglio nei
pressi del Casino della Forestale
mezzi di
trasporto:
auto proprie
abbigliamento:
a strati.
Si consigliano binocolo e
macchina fotografica
contributo:
euro 3,00 a persona per i non
soci. Sono considerati soci
tutti gli iscritti ai circoli di
Legambiente con tessera non
scaduta. Si prega di controllare
la scadenza della propria
tessera.
direttori di escursione:
Giuseppe
Celentano, Nicola Montuori,
Luigi Mascolo
Descrizione:
L'itinerario di questa domenica
permette di osservare una grande
varietà di ambienti naturali sui
quali la conformazione geologica
della zona e i fenomeni carsici
conseguenti hanno inciso
profondamente. La parte alta del
vallone, caratterizzata da
ambienti aridi e fortemente
esposti al sole, presenta contro
ogni logica altitudinale la
flora mediterranea nei suoi
diversi stadi evolutivi: gariga,
macchia e foresta sempreverde.
La parte bassa, invece, dove si
concentra tutta l'umidità
presente nel vallone, ha dato
vita ad un bosco mesofilo con
presenza di flora tropicale come
la woodwardia radicans,
conosciuta comunemente come
felce amalfitana.
Il nostro
itinerario si sviluppa lungo la
parte alta del corso del fiume
Canneto fino alle sorgenti.
Ammireremo e
osserveremo l'elemento acqua in
tutto il suo fluire testimonianza
viva dello scorrere del tempo e
della storia.
La storica
più antica, remota, quella
dell'origine geologica che
attraverso la formazione e la
trasformazione di rocce calcaree e
dolomitiche ha dato vita ad
un'intensità di fenomeni carsici
che tanto e in maniera
stupefacente hanno determinato in
questi luoghi.
L'acqua che
scorre, percorre, penetra, scava,
forma, modella, crea, ha inciso
nella tenera roccia un profondo
vallone sinuoso, serpentino con
pareti strapiombanti e strette
gole creando lungo il corso del
fiume una vegetazione
straordinaria con foresta a
galleria e piante tropicali, dando
vita ad una serie interminabile di
cavità naturali, cascate,
cascatelle, salti d'acqua e alle
"marmitte dei giganti" dalla forma
perfettamente circolare.
Ma l'acqua
ha determinato anche la storia più
"recente" dove l'uomo e il suo
ingegno hanno avuto la loro parte
nello sfruttare le possibilità che
essa offre.
La
storia
della Repubblica marinara
di Amalfi che grazie all'acqua e
alla sua forza motrice poteva
contare su una certa autonomia e
delle cartiere, delle ferriere,
dell'acquedotto e centrale
idroelettrica, emergenze che
testimoniano il passato e che si
sviluppano anch'esse lungo il
corso di questo fiume e del
vallone che si è scavato nella
viva roccia, per raggiungere il
mare.