Sabato 25 novembre 2017
" Il convento di Cospita… Paradiso dei monaci
Francescani"
- da
S. Lazzaro
-
foto di Agostino De Maio tratte dal sito:
www.fotoeweb.it
Parco
regionale dei M. Lattari
itinerario storico-culturale ed escursione
didattico-naturalistica
Percorso :
S. Lazzaro 650m – Monte Murillo 1000m -
sentiero CAI301 – sentiero degli Angeli –
ruderi convento di Cospita 630m – Pogerola –
Amalfi.
lunghezza:
Km
14
segnaletica:
locale e CAI
dislivello:
circa 350m in salita e 1000 in discesa
difficoltà:
alta (EE)
durata:
6h
escluse le soste.
motivi di interesse:
storico, naturalistico, panoramico,
paesaggistico
approv. idrico:
S. Lazzaro.
Abbigliamento:
a strati,
scarpe da trekking e bastoncini,
cappellino (eventuale protezione solare),
parapioggia da utilizzare nel malaugurato caso
di meteo avverso,
N.B: il direttore di escursione si riserva di
rifiutare la partecipazione a coloro che
ritenesse non equipaggiati adeguatamente!
pranzo:
a sacco
(ai ruderi meteo permettendo)
mezzi di trasporto:
bus SITA Castellammare (Napoli) – S. Lazzaro,
bus SITA Amalfi – Meta/Sorrento o S. Lazzaro
(si consiglia di procurarsi in anticipo i
biglietti).
direttore
di escursione:
Peppe Celentano
Contributo: facoltativo
N.B:
L’attività proposta è riservata ai soci GEN i
quali sono invitati a portare con se la
tessera non scaduta, eccezionalmente per i
simpatizzanti non ancora associati è possibile
partecipare portando
possibilmente già compilata la scheda raccolta
dati in allegato.
Descrizione:
ancora un panoramicissimo tratto della
costiera amalfitana: il percorso proposto e
alquanto impegnativo per la lunghezza e il
dislivello. Si racconta che il luogo è stato
frequentato dallo stesso Francesco D’Assisi
Nota tratta da Wikipedia:
La costruzione del convento risale all'XI
secolo, nella stessa zona dove precedentemente
esisteva una piccola chiesa dedicata al
Santissimo Salvatore: il primo documento
scritto che attesta la presenza della
struttura è datata al 1º maggio 1092. Il
convento, gestito dai frati dell'Ordine
Mendicante dei Francescani, fu edificato in
una zona panoramica, ad un'altezza di 632
metri, sulla cuspide di uno sperone di roccia:
proprio dalla sua posizione deriva il nome
Cospiti. Nel 1266 il convento passò sotto il
patronato della famiglia Candido e pochi anni
più tardi a quella dei Molegnano, i quali, nel
1380, compirono importanti lavori di restauro:
in questo periodo, il 2 agosto, il tempio era
meta di numerosi pellegrinaggi per festeggiare
la ricorrenza della porziuncola.
Nel 1664 ospitava tre sacerdoti, un
chierichetto e tre laici; da una descrizione
fatta nel 1693 risulta che l'intero complesso
fosse formato da una chiesa, un dormitorio, un
refettorio, un chiostro e piccole altre
strutture che servivano alla vita monastica,
come una grotta, in parte murata, che veniva
destinata all'eremitaggio: tale grotta era
chiamata di Sisto, in quanto, il futuro papa
Sisto IV, prima di salire al pontificato, per
sfuggire ad una persecuzione, si rifugiò
nell'antro, dove visse per due anni.
In lacune relazioni del 1720 si attesta che il
convento fosse ancora in uso, ma pochi anni
più tardi cominciò un lento abbandono, come
testimoniato da uno scritto dell'arcivescovo
Antonio Puoti del 22 aprile 1762, che
affermava che al convento vissero solo tre
frati; il colpo di grazia fu inferto
dall'occupazione francese del regno di Napoli,
quando fu ordinata la chiusura di tutti i
conventi, tra cui anche quello di Cospiti:
tuttavia risulta che nel 1803 quasi tutti i
monaci avessero già abbandonato il convento.
Inutili furono le richieste al re da parte del
sindaco di Agerola, Tommaso Acampora, di far
riaprire la struttura negli anni successivi ed
a seguito di una profanazione, avvenuta il 14
dicembre 1811, il primo cittadino decise di
trasferire tutte le opere d'arte e gli arredi
del convento sia nella propria casa che nella
chiesa della Santissima Annunziata: alcuni
oggetti inoltre entrarono a far parte di
diversi musei napoletani; spogliato di ogni
bene, tutti gli ingressi furono murati. Nel
1820 fu adibito a caserma, mentre nel 1821 la
zona fu prescelta come luogo di sepoltura per
i morti durante le epidemie: fu quindi
definitivamente abbandonato, riducendosi ad un
rudere; oggi è possibile vedere ancora resti
delle mura del convento e della chiesa, in
particolar modo della zona absidale.
Appuntamento:
ore
8.30 stazione
Circum di Castellammare via Nocera per
prendere bus Sita ore 8:50 (in partenza da
Napoli con fermata in corso Lucci ore 8:05)
Dare sempre un cenno di adesione, prenotandovi
possibilmente entro la mattina del giorno
precedente l'escursione!
Luogo degli appuntamenti, ora e itinerari
potrebbero subire variazioni anche all'ultimo
momento.
Contattare:
Peppe Celentano 3774411539.
....................
Sono aperte le iscrizioni per l'anno
2018
al
GEN - Gruppo Escursionisti Naturalisti.
L'iscrizione al GEN comporta automaticamente
l'iscrizione a
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di cui l'associazione rappresenta il circolo
locale
e da
diritto a ricevere materiale didattico
pubblicazioni o cartine dei sentieri a scelta,
che verranno distribuiti in occasione delle
assemblee dei soci.
La tessera 2018
dà diritto inoltre a ricevere le
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