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L E
G A M B I E N T E "G.E.N."
GRUPPO ESCURSIONISTI NATURALISTI
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Domenica 2 luglio 2017
“la marina della Lobra ”
Da Sorrento

foto di Agostino De Maio tratte dal sito:
www.fotoeweb.it
Percorso :
Sorrento - Massa centro - Marina della Lobra – Massa centro
lunghezza:
Km
6
segnaletica:
locale e progetto Tolomeo
dislivello:
circa 100m
difficoltà:
medio
bassa
(E--)
durata:
3h
escluse le soste.
motivi di interesse:
storico, naturalistico, panoramico, paesaggistico
approv. idrico:
Sorrento, Massa centro, Marina della Lobra.
Abbigliamento: leggero, cappellino (eventuale protezione solare),
scarpe da
jogging,
costume e asciugamano per coloro volessero fare il bagno.
N.B: il direttore di escursione si riserva di rifiutare la
partecipazione a coloro che ritenesse non equipaggiati adeguatamente!
pranzo:
a sacco.
mezzi di trasporto: eventuale
bus EAV per ritorno da Massa Centro :
si invita a procurarsi in anticipo il necessario biglietto.
direttore
di escursione:
Salvatore SCHIANO di COLA
Contributo: facoltativo
N.B:
L’attività proposta è riservata ai soci GEN i quali sono invitati a
portare con se la tessera non scaduta, eccezionalmente per i
simpatizzanti non ancora associati è possibile partecipare portando
possibilmente già compilata la scheda raccolta dati in allegato.
Descrizione:
la passeggiata proposta non è particolarmente impegnativa così da
permettere anche una sosta più lunga per la spiaggia
Marina della Lobra costituisce
il piccolo porto del comune di Massa Lubrense. Essa prende il nome
dall'antica chiesa sovrastante, dedicata alla Madonna della Lobra,
protettrice del luogo. Il piccolo porto si presenta come un'insenatura
naturale che ospita molteplici imbarcazioni da diporto e da pesca. Il
luogo si caratterizza anche per le costruzioni, ancora in stile
mediterraneo, che si armonizzano pienamente con il paesaggio circostante
e richiamano alla semplicità della vita del borgo antico.
Scoglio del Vervece: Davanti
il porto della Marina
della Lobra, vi è un isolotto, detto il Vervece, dove a
settembre ha luogo una cerimonia con celebrazione della Messa sullo
scoglio cui assistono centinaia di imbarcazioni locali e non, con
deposizione di corone di fiori sulla statua della Madonna collocata sul
fondale a circa 11 metri di profondità, nei pressi dello scoglio
A Massa Lubrense:
Convento e Chiesa di San Francesco di Paola: La
chiesa, nata con il nome di S. Maria della Sanità, fu realizzata nel
1582 dalla nobile famiglia Liparulo che edificò anche la vicina torre. I
due edifici furono poi annessi al convento oggi occupato dai Padri
Minimi. Sull'ampia piazza semicircolare, alla base di una rampa, che
porta alla Chiesa, vi è la statua di S. Francesco di Paola. Il sacro
edificio ha una porta intagliata di tufo nero, con frontone rotondo
spezzato e dipinto in cornice tufacea. La torre Liparulo, incorporata al
Convento, è attigua ad essa dalla parte destra. Questa torre, divenuta
torre campanaria, resistette alla invasione dei Saraceni nel 1558. La
nobile famiglia Liparulo fondò, nel 1582, la chiesetta della Madonna
della Salute sull'area della preesistente Cappella dei SS. Processo e
Martiniano, cappella incorporata poi alla nuova chiesa, rifatta nel 1783
da Frà Matteo Scotti, sotto la denominazione di S. Francesco di
Paola. Padre Valentino Vespoli, massese, primo Generale Italiano
dell'Ordine dei Frati Mimimi, su sollecitazione dei nobili Liparulo e
per volere dei cittadini, permise ai Padri Minimi di fondare il Convento
sul suolo di Mattia Fontana e di Domenico Amitrano. L'offerta
precedentemente era stata fatta ai Francescani Minori di San Francesco
di Assisi, che la rifiutarono. Il Convento sorse sotto il titolo di S.
Maria della Sanità. Interno della Chiesa: La Chiesa è ad
una sola navata con abside a tre archi. L'altare del ‘700, in marmi
policromi, è chiuso da una balaustrata marmorea assai elegante. Al
centro della tribuna il quadro della Madonna della Sanità, rinchiuso in
una nicchia. In calce è scolpito lo stemma dei Liparulo e l'epigrafe
della fondazione della chiesa. Nelle pareti del catino, due grandi
quadri di rimpetto l'uno all'altro: l'Assunzione e la Cacciata dei
profanatori dei tempio. Altri due quadri di S. Lucia e S. Caterina
stanno ai lati della nicchia. La Cappella di S. Francesco, prima della
rifazione della chiesa, era sotto il titolo dei SS. Processo e
Martiniano; ha un bell’altare seicentesco, in marmi policromi, con la
tela di S. Francesco, cui essa è dedicata. Essa custodisce l'urna
contenente le reliquie dei Martiri di Otranto, città che sotto il regno
di Ferrante I, fu improvvisamente assalita e devastata dai Turchi e alla
sua liberazione Massa dette il contributo inviando alcuni uomini sulle
armate di Caudel il 10 settembre 1481. Alla liberazione della città
idruntina parteciparono anche soldati di Massa. Sull'urna contenente le
reliquie, custodita nell'attuale cappella di S. Francesco è scritto:
“Martyres Hydruntini MDLXXXIII”.Di fronte alla cappella del Santo di
Paola vi è un altro altare dedicato a S. Onofrio e S. Francesco con
quadro del 1600. Nelle pareti, destra e sinistra, in corrispondenza
l'uno con l'altro, vi sono tre altari per lato. Nella chiesa e nella
sagrestia è interessante il pavimento maiolicato del XVIII secolo, ma
non mancano altre opere d'arte. Tra queste notevole è una statua lignea
della Vergine del XV secolo.
Convento di S. Francesco: Il
Convento è attiguo alla chiesa ed ingloba la Torre di Liparulo, adattata
a campanile. Ha un bel chiostro. Sul piano superiore vi sono le stanze
dei frati, che si allineano lungo un ampio corridoio, che segue la linea
quadrata dei chiostro. Nel settembre 1837 i Padri Minimi furono espulsi.
Il Convento, adibito a lazzaretto durante il colera di quell'anno,
divenne carcere mandamentale e pretura, aboliti ambedue nel 1891. Fu
sede della Congrega di Carità ed ospizio dei poveri. Nel 1929 i Minimi
furono immessi nel Convento, ove oggi svolgono l'apostolato in quella
zona. Mons. Gallo, vescovo di Massa, proclamò, su istanza dei cittadini,
San Francesco di Paolo Compatrono di Massa Lubrense. La Civica
Amministrazione ogni anno, nel giorno della festa, offre solennemente un
cereo in omaggio a S. Francesco. La festa di S. Francesco è una delle
più care al cuore dei Massesi. Non solo luminarie, ma il particolare
aspetto folkloristico della pesca, dei maialetto, i fuochi d'artificio,
i concerti bandistici e la tradizionale, lunga processione, ora ridotta
nell'ambito della contrada. Da questa contrada si raggiungono,
attraverso vie interne, molto caratteristiche e panoramiche, altri
piccoli centri “L'Arorilla, Montecorbo e la frazione di Priora”.
Appuntamento:
ore
9.10 stazione
Circum di Sorrento.
Dare sempre un cenno di adesione, prenotandovi possibilmente entro la
mattina del giorno precedente l'escursione!
Luogo degli appuntamenti, ora e itinerari potrebbero subire variazioni
anche all'ultimo momento.
Contattare:
Salvatore SCHIANO di COLA 339.1565780
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