domenica 08 Febbraio
" Monte Fammera "
- da Esperia
-
.

Foto di Antonio Barlotti
escursione naturalistica e
itinerario storico-culturale
"
Parco Naturale dei Monti Aurunci"
Percorso a circuito:
Localita Tasso di Esperia (650
mslm),Valle Gaetano (850m),
Fammera di Spigno, Cresta Sud,
cima Monte Fammera (1168m) e
ritorno
lunghezza: 8 Km
dislivello: 550m
difficoltà:
E
durata:
circa 4 ore intero percorso
segnaletica:
n.d.
motivi di interesse:
storico, naturalistico,
panoramico, paesaggistico
approv. idrico:
n.d.
mezzi di trasporto:
auto proprie
pranzo:
a sacco
Cose da portare:
scarpe da trekking, bastoncini e
parapioggia occorrenti nella
scongiurata ipotesi di rovesci
meteo.
Contributo: euro
3,00 a persona per i non soci.
Sono considerati soci tutti gli
iscritti ai circoli di Legambiente
con tessera non scaduta. Si prega
di controllare la scadenza della
propria tessera.
I non soci che volessero
partecipare sono pregati di
portare possibilmente già
compilata la scheda raccolta dati
in allegato.
direttori di escursione:
Antonio Barlotti e Alice Bossolo
Descrizione:
Dal centro di Esperia si prende la
ripida e stretta strada che
conduce al Santuario della Madonna
delle Grazie ed alla Rocca. Dal
balcone del Santuario si gode una
bellissima vista complessiva di
tutto il Cassinate. Si prosegue
ancora in auto verso sud, in
direzione di Valle Gaetano. Si
devia dopo due chilometri e si
lascia l’auto per poi proseguire a
piedi verso Valle Gaetano sulla
strada appena lasciata; in circa
30 minuti si arriva all’imbocco
della valle, dove sono le prime
fattorie abitate. La pista ora si
addentra nella valle tra boschi di
spettacolari querce secolari e
castagne d’alto fusto. Notevoli
sono le aree pianeggianti a
pascolo. Proseguendo si entra in
località Fammera di Spigno. Alla
fine della Valle, verso sud, si
apre il panorama su Selvacava.
Intercettando l’itinerario n. 69
si giunge, lungo la cresta, sulla
cima di Monte Fammera. Questo
rilievo, per chi percorre la SS
630 tra Cassino e Formia, appare
come un’altissima parete rocciosa
che ricorda le cime dolomitiche.
La prima parte di questo percorso
è senz’altro facile con una strada
pavimentata, anche se ripida, che
sale fino all’imbocco della Valle
Gaetano. Da Valle Gaetano e fino
alla vetta del Fammera il tragitto
è faticoso e difficile e bisogna
fare molta attenzione ai burroni.
Da Valle Gaetano si può scendere
sino a Spigno Saturnia utilizzando
il percorso dei boscaioli spignesi
descritto con il sentiero n.69.
Vastissimi prati verde smeraldo,
eccezionali fioriture primaverili,
vasti boschi d’alto fusto
(castagni, querce, cerri ed in
quota faggi). Territorio di caccia
del falco pellegrino e degli altri
rapaci (Fonte CAI Esperia).
Esperia ed i suoi nuclei
abitativi.
L’attuale Esperia Superiore, che
corrisponde all’antico nucleo di
Roccaguglielma, sorge dove un
tempo esisteva la rocca della
città di Interamna. Verso la fine
del V sec. Le invasioni barbariche
distrussero Interamna e gli
abitanti si rifugiarono sul monte
Cecubo, dove si trovava una
robusta torre quadrata di epoca
romanica. Tuttavia il monte,
benché rifugio sicuro, offriva
poche possibilità di vita per la
scarsità di acqua e per la
presenza di un terreno boschivo e
roccioso difficilmente
coltivabile. Questa situazione
perdurò fino a quando, intorno al
1103, Guglielmo di Blosseville
duca di Gaeta, feudatario
normanno, per salvaguardare il
ducato dalle minacce che potevano
provenire dalla parte dei monti
Aurunci, fece costruire sui ruderi
della già esistente torre quadrata
un castello che divenne fortezza
inespugnabile. Nel 1104 Guglielmo
perdeva Gaeta e fu costretto a
ritirarsi nella sua Rocca. La
nuova Rocca, che dal nome del
fondatore era stata chiamata
Roccaguglielma, fu elevata a
baronia ed egli ne fu il primo
barone. Successivamente, ai piedi
del monte Cecubo, si svilupparono
i nuclei abitativi di S. Pietro in
Curulis, ossia Pietro seduto in
cattedra, e di Monticelli,
cosiddetto x la sua posizione
topografica. Il comune unico si
costituì nel 1806, in osservanza
della legge napoleonica, che non
permetteva la formazione di comuni
con popolazione inferiore ai 1000
abitanti. Il nuovo nome del Comune
fu Esperia (derivante dal nome
dell’astro Espero, con cui gli
antichi Greci indicavano la
penisola italiana) e risale al
1867.
Appuntamenti:
1°- uscita autostrada A1 a Cassino
proseguire su SS630 (Cassino-Formia,
attenzione ai numerosi
Autovelox!), uscire sulla
SP8 (uscita Esperia) e proseguire
fino a P.za Consalvo di Esperia
Superiore ore 09:45
Dare sempre un cenno di adesione,
prenotandovi possibilmente entro
il giorno precedente l'escursione!
Luogo degli appuntamenti, ora e
itinerari potrebbero subire
variazioni anche all'ultimo
momento.
Contattare:
Antonio
Barlotti cell. 348 0127922