L E G A M B I E N T E "G.E.N." 
GRUPPO 
ESCURSIONISTI NATURALIST
I -

domenica 23 Novembre 2014

" Monte Gelbison "
- da Novi Velia -
.

Foto di Antonio Barlotti
escursione naturalistica e itinerario storico-culturale

escursione naturalistica e itinerario storico-culturale

 " Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano "

 

Percorso a circuito: Fontana Fiumefreddo (1040m slm)  - Santuario della Madonna del Sacro Monte di Novi Velia (1705m) e viceversa

lunghezza: 8 Km

dislivello:   700 m

difficoltà: EE

durata:  circa 4 ore intero percorso

segnaletica: n.d.

motivi di interesse:  storico, naturalistico, panoramico, paesaggistico

approv. idrico:  n.d.

mezzi di trasporto: auto proprie

pranzo: a sacco

contributo: euro 3,00 a persona per i non soci. Sono considerati soci tutti gli iscritti ai circoli di Legambiente con tessera non scaduta. Si prega di controllare la scadenza della propria tessera. I non soci che volessero partecipare sono pregati di portare possibilmente già compilata la scheda raccolta dati in allegato.

direttori di escursione: Antonio Barlotti e Alice Bossolo

Cose da portare: scarpe da trekking, copricapo, bastoncini telescopici e parapioggia occorrenti nella scongiurata ipotesi di rovesci meteo.

Importante è rispettare gli orari e partire senza indugi e solo con brevissime soste per l’impegno e il tempo richiesto dal percorso rispetto alle ore di luce disponibili nel periodo!

 

Descrizione:

Il Santuario della Madonna del Sacro Monte di Novi Velia, noto nel Cilento più semplicemente come Santuario del Monte Sacro o Madonna del Monte, si trova nel comune di Novi Velia sulla cima del Monte Gelbison, a 1705 s.l.m. Costituisce, pertanto, il santuario più alto d’Italia. Probabilmente, nello stesso punto in cui ora è presente il santuario mariano, sorgeva un antico tempio religioso pagano, edificato dagli Enotri in onore di una loro divinità, identificata con Era. Quasi certamente il sito religioso era già conosciuto al tempo dei Saraceni: infatti Gelbison sembra derivare da Gebel-el-son, che in arabo significa Monte dell'Idolo.

Secondo la tradizione locale, la fondazione del santuario sarebbe da attribuire ad alcuni pastori di Novi Velia, i quali volevano edificare per loro comodità un piccolo tempio dedicato alla Madonna, alle falde del monte Gelbison. Secondo la leggenda i tentativi dei pastori risultarono vani poiché al mattino trovavano disfatto il lavoro del giorno precedente. Pertanto i pastori decisero di vegliare di notte per scoprire gli autori della demolizione e portarono con loro un agnello per cibarsene. Ma, sul punto di essere ucciso, l'agnellino sfuggì loro dalle mani e corse fin sulla vetta del monte, arrestandosi davanti ad un muro che ostruiva una piccola grotta. In essa era l'Effige della Madonna. I pastori ridiscesero a raccontare l'accaduto ai compaesani e al vescovo di Capaccio, poiché allora non c'era ancora il vescovado a Vallo della Lucania. Il vescovo si recò sul luogo per constatare con i propri occhi ma, al momento di benedire la grotta, risuonò una voce dall'alto: Questo luogo è santo ed è stato consacrato dagli Angeli.

In base alle fonti storiche, si ritiene che la fondazione del santuario cristiano, sul preesistente sito pagano, risalga al X o XI secolo ad opera di monaci basiliani italo-greci che all'epoca dei Longobardi si insediarono nel Cilento. Inizialmente i monaci basiliani dovettero sistemarsi nelle grotte, di cui il Monte Gelbison è ricco, per dedicarsi alla contemplazione eremitica, per poi edificare un luogo di culto in cima al monte. Il primo documento che attesta l’esistenza del Santuario risale al 1131, parla di una rupis Sanctae Maria nel feudo di Rofrano (l'altro versante del monte rispetto a Novi Velia) e si trova in un Diploma dato da Ruggero II il Normanno, all'abate Leonzio di S. Maria Grottaferrata.

In seguito il sito religioso cristiano sarebbe stato ampliato e, divenuto santuario, fu posseduto per alcuni anni dal vescovo di Capaccio ma nel 1323 Riccardo di Marzano, Maresciallo del Regno di Sicilia, duca di Sessa, conte di Squillace, barone di Novi, principe di Rossano, lo comprò per darlo in uso ai monaci della congregazione dei celestini di Novi, per i quali aveva mutato in convento il suo castello[1]:

Nel momento in cui l'Ordine dei Celestini decadde e si estinse del tutto nel sec. XVIII, il santuario ritornò al vescovo di Capaccio. Il Santuario è meta di pellegrinaggi sin dal ‘300. Attualmente è aperto ai pellegrini dal martedì di Pentecoste sino alla fine del periodo estivo.

Per raggiungere la vetta ove è situato il Santuario si possono seguire a piedi i secolari sentieri dei pellegrini oppure si possono percorrere le strade carrozzabili da Vallo della Lucania o Rofrano. Lungo il percorso per giungere in cima il pellegrino incontra diversi luoghi ove la devozione popolare ritiene sia apparsa la Madonna, nonché la sorgente di Fiumefreddo (conosciuta anche come Acquafredda), con l'abbeveratoio per gli animali. Da segnalare che nei pressi del Santuario è presente un monticello di pietre, formatosi con quelle pietre portate nei secoli dai pellegrini in segno di devozione, ove si erge una croce di ferro e da questo punto comincia la Via Crucis in maioliche del '700, che porta davanti al complesso del Santuario.

Mappa Escursione

http://www.sports-tracker.com/#/workout/antoniob/51ef1df7e4b07b2c0b2f1091


Appuntamenti:

 

1°- Da Autostrada A3 uscita Battipaglia proseguire per Agropoli (tenere sinistra sul cavalcavia) – Deviazione Obbligatoria ad Agropoli SUD e rientro a Prignano su SS18var - Uscita di Vallo della Lucania proseguire per Novi Velia (alla rotonda prima uscita) – mantenere la sinistra e fermarsi al primo distributore (Agip) sulla sinistra. Ore 09:50

 

 

N.B.: Per chi viene con il treno, alla stazione di Paestum ore 9,05 (reg con partenza da Napoli Centrale ore 7,55) – Concordare preventivamente per posti liberi in auto: i partecipanti automuniti sono invitati a comunicare le loro disponibilità di posti auto per quelli non automuniti.

 

Dare sempre un cenno di adesione, prenotandovi possibilmente entro il giorno precedente l'escursione!

Luogo degli appuntamenti, ora e itinerari potrebbero subire variazioni anche all'ultimo momento.

 

Contattare: Antonio Barlotti cell. 348 0127922


 

 

Sono aperte le iscrizioni per l'anno 2014 al GEN - Gruppo Escursionisti Naturalisti.
L'iscrizione al GEN comporta automaticamente l'iscrizione a Legambiente
di cui l'associazione rappresenta il circolo locale.
Dà diritto a ricevere materiale didattico, pubblicazioni o cartine dei sentieri a scelta, che verranno distribuiti  in occasione delle assemblee dei soci.
La tessera 2014 dà diritto inoltre a ricevere i portabolli adesivi per auto con il logo della nostra associazione e le
Eco-card di Legambiente
E' possibile iscriversi, se si vuole, durante l'escursione.
                      

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ALLEGATI:

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