escursione didattico-naturalistica
Percorso:
Villa di Poppea – via torretta di
Siena – Antiquarium e Villa di
Boscoreale – via Andolfi – Pompei
Villa dei Misteri.
lunghezza: 7
km
segnaletica:
cittadina
dislivello: inconsistente
difficoltà: medio
bassa E/T
durata:
3
ore
escluse soste
motivi di interesse:
storico, artistico, naturalistico.
mezzi di trasporto: pubblici
e/o auto proprie
pranzo: a
sacco
Cose da portare:
scarpe da jogging e parapioggia
occorrenti nella scongiurata
ipotesi di rovesci meteo.
contributo: euro
3,00 a persona per i non soci.
Sono considerati soci tutti gli
iscritti ai circoli di Legambiente
con tessera non scaduta. Si prega
di controllare la scadenza della
propria tessera.
I non soci che volessero
partecipare sono pregati di
portare possibilmente già
compilata la scheda raccolta dati
in allegato.
direttori di escursione: Nicola
Montuori
Descrizione:
dopo la visita alla Villa di
Poppea percorreremo una vecchia
strada di collegamento con
Boscoreale per poi visitare Villa
Regina e l’Antiquarium (Museo)
*Per tali visite avremo il piacere
di avvalerci della presentazione
della mamma della nostra socia
Marica*
Se le condizioni meteo e
tempistiche lo permetteranno
potremo di seguito a una breve
sosta per il pranzo a sacco
proseguire il trekking urbano
verso Villa dei Misteri di Pompei
di dove poi si potrà fare ritorno
in circumvesuviana dalla vicina
stazione.
Notizie dal web:
Oplonti:
Tra le
località archeologiche vesuviane,
seppellite a seguito della
drammatica eruzione del 79 d.C.,
Oplontis è probabilmente quella
che offre le più significative
testimonianze monumentali del
suburbio pompeiano. L'insieme
degli edifici di età romana
rinvenuti, a cominciare dall'epoca
borbonica, nella moderna città di
Torre Annunziata, è riferibile ad
un vero e proprio centro urbano
periferico, sottoposto
amministrativamente alla
giurisdizione di Pompei,
caratterizzato dalla presenza di
ville ed edifici pubblici,
collegati da strade. Ciò che
caratterizza Oplontis è la
presenza di due monumentali
edifici di diversa destinazione:
la cosiddetta Villa di Poppea, un
grandioso e lussuoso complesso a
carattere residenziale, e la Villa
di Crassius Tertius, attualmente
chiusa al pubblico, un'azienda
incentrata sulla lavorazione di
prodotti della terra.
La
villa di Poppea, messa in luce tra
il 1964 e il 1984, costituisce il
più classico esempio di villa di
OTIUM, edificata in prossimità
della costa laddove, anche per la
salubrità del clima, chi vi
risiedeva poteva ritemprare il
corpo e lo spirito lontano dalla
vita caotica della capitale.
Impreziosito da spettacolari
decorazioni pittoriche in Il stile
pompeiano e arricchito da
pregevoli suppellettili, quali le
sculture in marmo bianco, che ne
decoravano i giardini e la
piscina, l'edificio presenta le
caratteristiche tipiche delle
residenze patrizie. Attribuita a
Poppea, moglie di Nerone, sulla
base di alcune testimonianze che
fanno riferimento alla persona
dell'imperatrice, la villa doveva
comunque far parte del ricco
patrimonio immobiliare che la
famiglia imperiale possedeva sulla
costa campana.
l’Antiquarium
di Boscoreale:
Inaugurato nel 1991 dalla
Soprintendenza archeologica di
Pompei, l’Antiquarium di
Boscoreale espone reperti
archeologici provenienti da tutti
i principali siti dell’area
vesuviana (Pompei, Ercolano,
Oplontis, Stabiae, Terzigno,
Boscoreale) attraverso i quali, e
con il supporto di apparati
didattici, si ricostruiscono le
caratteristiche principali del
territorio in epoca romana e le
modalità dell’utilizzo delle
risorse naturali da parte
dell’uomo. Il percorso di visita
si articola in due sale: nella
prima sala sono illustrate le
caratteristiche fisiche, la flora
e la fauna del territorio e le
principali attività umane di epoca
romana, con una sezione specifica
dedicata ai diversi campi di
applicazione e di utilizzo di
sostanze vegetali e animali del
mondo antico. La seconda sala
ospita i reperti ritrovati
all’interno delle numerose ville
rustiche (legate alle attività
agricole, soprattutto alla
produzione di vino e olio) del
territorio.
Il percorso museale si conclude
con la visita alla villa rustica
in località Villa Regina, situata
accanto al museo, l'unica
interamente scavata e visitabile.
Villa
Regina:
Scoperto nel 1977 il complesso è
una fattoria di piccole dimensioni
costruita in età sillana (I secolo
a.C.), incentrata su una cella
vinaria ospitante 18 dolia
interrati per la conservazione del
mosto ricavato dall’uva prodotta
nel vigneto che circondava la
villa e della quale è stato
possibile ricostruire l’impianto.
La fattoria era infatti dotata di
un apposito ambiente per la
torchiatura dei grappoli, oltre
che di locali adibiti alle
attività domestiche, a stalla e
deposito. Della pars urbana
l’unico ambiente signorile era il
triclinio ornato da pitture di III
stile, mentre altre stanze di
alloggio erano poste al piano
superiore accessibile mediante una
scala. All’epoca dell’eruzione la
fattoria doveva essere utilizzata
solo durante le lavorazioni
agricole, e presenta molte stanze
in attesa di essere ripristinate
dopo il terremoto del 62 d.C. Tra
gli oggetti ivi rinvenuti si
segnalano una piccola erma del dio
Bacco, proveniente dal larario del
portico, numeroso vasellame da
mensa e da cucina, attrezzi
agricoli ed alcune lucerne, tra
cui una databile al III-IV secolo
d.C. che dimostra la
frequentazione del sito in epoca
posteriore all’eruzione del 79
d.C.
La
Villa dei Misteri
è una villa suburbana di epoca
romana ubicata a qualche centinaio
di metri fuori dalle mura nord
dell'antica città di Pompei. Di
carattere rustico-residenziale,
venne sepolta dall'eruzione del
Vesuvio del 79 d.C.; riportata
alla luce a partire dal 1909, la
villa dei Misteri è uno degli
edifici più visitati degli scavi
di Pompei, soprattutto per la
serie di affreschi del triclinio,
raffiguranti riti misterici, ben
conservati, da cui la struttura
prende il nome.
La
villa fu costruita nel II secolo
a.C. ed ebbe il periodo di massimo
splendore durante l'età augustea:
nel corso del suo sviluppo fu
notevolmente ampliata ed
abbellita. Si trattava
originariamente di una villa d'otium
dotata di ampie sale e giardini
pensili, in una posizione
panoramica, a pochi passi dal
mare, ma in seguito al terremoto
del 62 d.C. cadde in rovina, così
come il resto della città, e fu
trasformata in villa rustica con
l'aggiunta di diversi ambienti ed
attrezzi agricoli come torchi per
la spremitura dell'uva: la
costruzione fu infatti adibita
alla produzione e alla vendita del
vino. Della villa non si conosce
il proprietario, ma solo il nome
del custode che l'ha abitata
durante l'età augustea, Lucio
Istacidio Zosimo, come
testimoniato da un sigillo.
Villa dei Misteri:
La Soprintendenza Speciale per i
Beni Archeologici di Pompei,
Ercolano e Stabia informa, "che
per consentire l'esecuzione
dell'ultimo lotto dei lavori di
restauro, Villa dei Misteri
resterà chiusa al pubblico per tre
mesi a partire dal prossimo 24
novembre".La Villa sarà riaperta
al pubblico entro il 20
febbraio 2015
Appuntamento: ore
9:30 alla stazione circumvesuviana
Torre Annunziata Oplonti
Dare sempre un cenno di adesione,
prenotandovi possibilmente entro
il giorno precedente l'escursione!
Luogo degli appuntamenti, ora e
itinerari potrebbero subire
variazioni anche all'ultimo
momento.
Contattare
Nicola Montuori
cell. 338 4215082