L E G A M B I E N T E "G.E.N." 
GRUPPO 
ESCURSIONISTI NATURALIST
I -

1° Febbraio 2015

1^ Domenica del mese

iniziativa nazionale di Legambiente

“Da San Martino al Decumano: la pedamentina”

Dalla stazione Funicolare di Morghen

Pedamentina 

La Pedamentina

foto di Agostino De Maio tratta dal sito www.fotoeweb.it

 

escursione didattico-naturalistica

Percorso: Stazione funicolare Morghen – largo S. Martino – pedamentina – scala Montesanto – Pignasecca – Spaccanapoli.

 lunghezza: 5 km

segnaletica: cittadina

dislivello: 300m

difficoltà:  medio bassa E/T

durata:  3 ore escluse soste

motivi di interesse: artistico, naturalistico, panoramico, paesaggistico, religioso.

mezzi di trasporto: pubblici

pranzo: a sacco o in locali al decumano

Cose da portare: scarpe da jogging e parapioggia occorrenti nella scongiurata ipotesi di rovesci meteo.

contributo: euro 3,00 a persona per i non soci. Sono considerati soci tutti gli iscritti ai circoli di Legambiente con tessera non scaduta. Si prega di controllare la scadenza della propria tessera. I non soci che volessero partecipare sono pregati di portare possibilmente già compilata la scheda raccolta dati in allegato.

direttori di escursione: Montuori Nicola e Ida Maietta

 Descrizione: in occasione della prima domenica del mese con la possibilità di accesso gratuito visiteremo la Certosa di San Martino e il Castel Sant’Elmo per poi discendere e raggiungere il decumano inferiore lungo la pedamentina e la scala di Montesanto.

Storia della Certosa e del Museo

La Certosa di San Martino fu costruita a partire dal 1325 secondo il modello delle fondazioni certosine.

Consacrata nel 1368, venne dedicata a San Martino, a San Bruno, alla Vergine e a tutti i Santi. La primitiva ‘veste’ gotica dovuta all’architetto e scultore senese Tino di Camaino subisce le prime trasformazioni nel corso del XV e XVI secolo, quando hanno inizio i lavori di ampliamento per opera dell’architetto toscano Giovanni Antonio Dosio.

Dal 1623 sino al 1656 si registra l’intervento dell’architetto bergamasco Cosimo Fanzago, protagonista indiscusso della regia della decorazione e della nuova configurazione architettonica barocca; per tutto l’arco del Seicento si avvicendano nel cantiere le maggiori personalità artistiche del tempo, tra cui Battistello Caracciolo, Jusepe Ribera e Giovanni Lanfranco.

Nel secolo successivo, con la direzione di Nicola Tagliacozzi Canale, si realizzano la cappella della Maddalena e l’elegante Refettorio con annesso Chiostrino: questo periodo vede attivi Luca Giordano, Francesco Solimena, Paolo De Matteis e Francesco De Mura nell’esecuzione di affreschi e dipinti; Domenico Antonio Vaccaro e Giuseppe Sanmartino in scultura. L’occupazione dei francesi nel 1799 dà inizio al declino della Certosa, soppressa dal 1805, con la dispersione di parte del suo patrimonio.

Nel 1866, per volontà di Giuseppe Fiorelli fu dichiarata ‘Monumento Nazionale’, e lo stesso Fiorelli fu promotore della nascita e della formazione del museo, secondo un ‘modello’ esemplare di raccolta di ‘patrie memorie’.

Dal 1993 venne ripensato interamente il modello museografico, alla luce della molteplicità delle collezioni, ed a partire dal 2000 le collezioni sono visibili in un nuovo allestimento dei percorsi: Immagini e memorie della città, Collezioni di Arti Decorative, Sezione Teatrale, Museo dell’Opera della Certosa, Quarto del Priore, Sezione di vedute della Fondazione Alisio, Spezieria, Sezione Navale.

 

Storia del Castel S. Elmo

Le prime notizie relative a Castel Sant'Elmo risalgono al 1275. Nel 1329 Roberto d'Angiò affida l'incarico del suo ampliamento allo scultore e architetto senese Tino di Camaino che trasforma l'edificio in un vero e proprio palatium per il re e per la corte, a pianta quadrilatera, con due torri; nel 1348 viene definito nei documenti come castrum Sancti Erasmi, per la presenza in quel luogo di una cappella dedicata a Sant'Erasmo.

Durante il viceregno spagnolo (1504-1707) il castello, chiamato Sant'Ermo e poi Sant'Elmo viene trasformato in fortezza difensiva. La costruzione dell'edificio nell'attuale configurazione, a pianta stellare, inizia nel 1537 e nel 1538 viene posta sul portale di ingresso l'epigrafe, sormontata dallo stemma di Carlo V con l'aquila bicipite asburgica.

Nel 1547 Pietro Prato costruisce la chiesa, distrutta nel 1587 da un fulmine con gli alloggi militari e la palazzina del castellano. Tra il 1599 ed il 1610 il castello è interessato da lavori di restauro, opera di Domenico Fontana, nel cui ambito viene riedificata la chiesa all'interno del piazzale, la dimora del castellano e il ponte levatoio.

Dal 1860 Castel Sant'Elmo è stato adibito a carcere militare fino al 1952. Successivamente la fortezza è passata al demanio militare fino al 1976.

Nel 1982 il complesso monumentale è stato dato in consegna alla Soprintendenza per Beni Artistici e Storici di Napoli, che ha proseguito importanti lavori di restauro, recuperando nuovi e moderni spazi espositivi

Solo dagli inizi degli anni Ottanta si può affermare che Castel Sant'Elmo sia entrato a far parte a pieno titolo della vita di Napoli, avendo costituito fino allora l'emergenza monumentale più espressiva, ma anche più estranea alla sua vicenda sociale e culturale.

 

Pedamentina di San Martino, uno dei percorsi pedonali più noto e antico della città di Napoli  con la sua funzione di collegamento, fondamentale prima dell’avvento delle moderne funicolari e linee metropolitane. Un vero e proprio viaggio nella storia e nelle tradizioni cittadine, ma anche una preziosa opportunità di fruire di un’invidiabile prospettiva paesaggistica, ristabilendo un più stretto rapporto con la natura.
Il panorama mozzafiato di Napoli spesso viene solo “guardato” in maniera distratta, e non realmente “osservato”, senza la vera consapevolezza della sua ricchezza e unicità.

Appuntamento: ore 9:30 alla stazione funicolare/Cumana di Montesanto

Procurarsi in anticipo necessari biglietti semplici o integrati per la funicolare.

Dare sempre un cenno di adesione, prenotandovi possibilmente entro il giorno precedente l'escursione!

Luogo degli appuntamenti, ora e itinerari potrebbero subire variazioni anche all'ultimo momento.

Contattare  Nicola Montuori cell. 338 4215082

 

 

Sono aperte le iscrizioni per l'anno 2014 al GEN - Gruppo Escursionisti Naturalisti.
L'iscrizione al GEN comporta automaticamente l'iscrizione a Legambiente
di cui l'associazione rappresenta il circolo locale.
Dà diritto a ricevere materiale didattico, pubblicazioni o cartine dei sentieri a scelta, che verranno distribuiti  in occasione delle assemblee dei soci.
La tessera 2014 dà diritto inoltre a ricevere i portabolli adesivi per auto con il logo della nostra associazione e le
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E' possibile iscriversi, se si vuole, durante l'escursione.
                      

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