Eremi di
Celestino V in Abruzzo |
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Qui di seguito le foto degli eremi di Celestino V in Abruzzo.
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Diversi sono gli eremi nascosti
nei più remoti anfratti, nei più solitari valloni del parco
nazionale della Majella. Alcuni raggiungibili in auto, altri solo a
piedi e, spesso, con percorsi non facili. Questi eremi ricordano la
figura di un santo che, a lungo, condusse vita ascetica tra la
Maiella e il Morrone: Pietro da Morrone, il futuro papa Celestino V.
A lui non tanto si deve la costruzione ex novo degli edifici, quanto
una loro ristrutturazione.
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Eremo di San Giovanni all'Orfento |
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Scalinata dell'Eremo di SanGiovanni all'Orfento |
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Lo stretto passaggio dell'Eremo di San Giovanni |
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Per raggiungere l'Eremo di San
Giovanni all'Orfento è necessario raggiungere il piccolo centro
abitato di Decontra frazione di Caramanico Terme. Si continua poi in
auto sulla sterrata principale fino alla sbarra della Forestale. Qui
si parcheggia e, a piedi per circa 40 minuti, si arriva alla Grotta
S. Giovanni. Nel tratto finale, però, bisogna percorrere una
scalinata scavata nella roccia e poi strisciare ventre a terra lungo
una cengia rocciosa per arrivare all’eremo.
Eremo di San Giovanni - Per quasi 9 anni, Pietro da Morrone, insieme
a pochi discepoli, condusse vita completamente isolata nell’Eremo di
S. Giovanni all'Orfento, nella valle dell'Orfento. Anzi, quest’ultimo
era raggiungibile solo con una passerella in legno che, una volta
tolta, lo rendeva irraggiungibile. Infatti oggi, che la passerella
non c’è più, l’ingresso all’eremo è un’operazione particolarmente
difficile, quasi alpinistica.
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Eremo di Santo Spirito (Majella) |
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Eremo di Santo Spirito |
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Eremo di Santo Spirito |
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Una statua nell'eremo di Santo Spirito |
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L'Eremo di Santo Spirito è uno dei
luoghi di culto più importanti della Maiella. L’edificio risale a
prima del Mille ed è certo che vi dimorò anche papa Vittore III, nel
1053. Ma fu Pietro che, alla metà del XIII secolo, riscoperse il
luogo ascetico ristrutturando l’edificio e qui vivendo con alcuni
eremiti.
Da non perdere la visita alla Scala Santa che sale a due balconate
rocciose dove, probabilmente, restavano in preghiera i monaci.
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Eremo di San Bartolomeo |
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Eremo di San Bartolomeo |
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Un affresco nell'Eremo di San Bartolomeo |
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Interno dell'Eremo di San Bartolomeo |
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L'Eremo di San Bartolomeo lo si
raggiunge da Roccamorice. E necessario percorrere a piedi un
sentiero in discesa per circa 30 minuti, poi si arriva ad una
scalinata che, nel tratto conclusivo, percorre un tunnel scavato
nella roccia giungendo all’eccezionale Eremo di S. Bartolomeo,
spaventosamente proteso verso la dirupata vallata.
Dal 1274 al 1276 Pietro visse qui in preghiera, ma la sua fama
faceva accorrere al luogo, troppo facile da raggiungere, migliaia di
fedeli. Il futuro papa decise allora di spostarsi in un luogo più
remoto, in una vallata allora impenetrabile: quella dell’Orfento.
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Eremo di Sant'Onofrio |
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Eremo di Sant'Onofrio |
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Interno dell' Eremo di Sant'Onofrio |
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L'Eremo di Sant'Onofrio è una Chiesa
rupestre addossata alla roccia dove all’interno vi è la statua del
santo Onofrio, secondo un'antica leggenda, era figlio del re di
Persia; lui visse santamente in solitudine ed in penitenza rinchiuso
in una grotta, che dopo la sua canonizzazione divenne una chiesetta,
incastonata nella roccia. L'eremo di San Onofrio è raggiungibile
solo a piedi in circa 20 minuti, partendo da un sentiero che inizia
poco dopo la contrada Brecciarola di Serramonacesca. La costruzione
dell'eremo sfrutta la cavità naturale della roccia, ma si nota un
forte contrasto tra la zona vecchia e la chiesa rifatta esternamente
nel 1948 con la manodopera dei fedeli.
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Tutte le foto inserite nel presente sito sono state
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