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                Pesaro (o meglio Pisaurum dal nome latino del 
                fiume Foglia Pisaurus), fu fondata dai Romani nel 184 a.C. come 
                colonia sulla terra dei Piceni, il popolo che viveva sul 
                territorio marchigiano durante l'età del ferro.Il più antico insediamento dell'area di Pesaro è infatti il 
                villaggio piceno di Novilara, posto sul Colle Ardizio. Questo 
                abitato piceno è interessante perché è uno dei più antichi e 
                perché insieme a Numana ed Ancona era tra i pochi posti nei 
                pressi del mare. Lo scalo portuale di Novilara utilizzava la 
                foce di un torrente.
 Nel IV secolo a.C. i Galli Senoni invasero i territori 
                settentrionali dei Piceni, e dunque anche la zona di Pesaro. 
                Quando i Romani fondarono la colonia di Pisaurum, la parte 
                settentrionale delle Marche, denominata dai romani ager Gallicus, 
                era infatti abitata da una popolazione frammista di Piceni e 
                Galli. Fu successivamente colonizzata nuovamente durante il 
                secondo triumvirato da Ottaviano e Marco Antonio, diventando 
                durante l'Impero città-fortezza e centro economico posto sulla 
                via Flaminia.
 Distrutta da Vitige nel 539 d.C., venne ricostruita da Belisario 
                e occupata dal 545 al 553 dai Goti. Dopo la caduta di Roma, 
                Pesaro, con Rimini, Fano, Senigallia e Ancona, divenne una delle 
                città della Pentapoli, sotto le strette dipendenze dell'Esarcato 
                bizantino di Ravenna.
 Ma poco dopo nel 752 d.C. fu presa dai Longobardi che la tennero 
                finché Pipino il Breve, re dei Franchi, non la donò nel 774 d.C. 
                allo Stato della Chiesa dando inizio al plurisecolare dominio 
                papale sulla città. Tal dominio però fu solamente nominale, 
                poiché la città era governata sin dall'età carolingia dal 
                rappresentante dell'Impero.
 Nella prima metà del XII secolo, il fiorente Comune seguì le 
                sorti delle parti imperiali durante le imprese italiane di 
                Federico I del Sacro Romano Impero. Venne poi introdotto il 
                governo podestarile nel 1182, ma già alla fine del secolo era 
                soggetta come tutta la Marca anconitana al potere feudale di 
                Marquardo, vicario imperiale che venne però sconfitto 
                dall'esercito papale. Nel XIII secolo, ristabilito il Comune, 
                passò per volere del papa Innocenzo III sotto il dominio degli 
                Estensi, dal 1210 al 1216.
 Per lungo tempo ghibellina, durante il regno di Federico II del 
                Sacro Romano Impero, si ribellò all'Impero e aderì alla lega 
                delle città guelfe della Marca che si trovavano in guerra nel 
                1259 con re Enzo. Nello stesso anno, Pesaro fu costretta 
                all'obbedienza da Manfredi di Sicilia, ma alla sua morte nel 
                1266, tornò alla Chiesa.
 Nel Rinascimento la città adriatica, vide una successione di 
                signorie: i Malatesta (1285-1445), gli Sforza (1445-1512) il cui 
                dominio fu interrotto da Cesare Borgia dal 1500 al 1503 ed in 
                seguito consegnata da papa Giulio II a i Della Rovere 
                (1513-1631) con i quali era imparentato. Il periodo di maggior 
                fervore culturale fu durante il dominio dei Della Rovere, la che 
                avevano scelto Pesaro come sede centrale del loro Ducato. Nei 
                primi anni del loro governo in città sorgevano ovunque cantieri 
                di nuovi palazzi pubblici e privati, e venne iniziata la 
                costruzione di una nuova e più sicura cinta muraria, utile a 
                difendersi anche da repentini attacchi provenienti dal mare. 
                Alla morte di Francesco Maria II Della Rovere nel 1631, il 
                Ducato tornò sotto dominio papale che fece Pesaro sede 
                cardinalizia. A quei tempi, la città era molto piu piccola, la 
                costa arrivava all'attuale "piazzale Primo Maggio".
 Nel 1799, durante l'occupazione napoleonica, contadini e 
                sanfedisti presero d'assalto la città e la rocca strappandola 
                per qualche mese alla guarnigione.
 L'11 settembre 1860, fu occupata dal generale Enrico Cialdini e 
                annessa allo Stato italiano.
 
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