|
L'Area Archeologica di Sepino
Saepinum è la città romana di pianura che sorge
all'incrocio di due importanti strade: il Tratturo Pescasseroli-Candela
attraversato dalle greggi transumanti nei loro spostamenti stagionali,
l'altra ad esso trasversale che scende dal Matese e continua in
direzione della fascia costiera.
Il periodo di massimo fervore edilizio per la città si fa risalire alla
prima età imperiale. Ad essa si riferiscono la costruzione o il
rifacimento dei maggiori e più importanti edifici quali il foro, la
basilica, le terme, il sistema fognaro, forse il teatro e soprattutto la
cinta muraia in opera reticolata. L'impianto urbano si mantiene vitale
almeno fino al IV-V secolo d.C. quando si registra un nuovo fermento
edilizio.
A causa di una forte vrisi economica e demografica, aggravata dalle
devastazioni della guerra greco-gotica (535-553), la città subisce gravi
danni, a seguito delle scorrerie dei Saraceni la popolazione preferisce
luoghi più sicuri, abbandona la pianura ed occupa le cime circostanti,
determinando in tal modo la nascita dei castelli. Nasce così il primo
nucleo della Sepino attuale.
|
|