Cenni
storici di Sorrento.
Fondata molto probabilmente dai greci, Sorrento subì temporaneamente
la supremazia degli Etruschi e poi, dal 420 a.C., l'influsso degli
Oschi. In età romana è ricordata per aver partecipato
all'insurrezione degli Italici (90 a.C.); vi fu quindi dedotta da
Silla una colonia, a cui seguì più tardi uno stanziamento di
veterani di Ottaviano. Fu poi municipio della tribù Menenia. Fu sede
vescovile almeno dal 420. Durante la crisi del dominio bizantino in
Italia, Sorrento acquistò autonomia come ducato, prima sotto la
supremazia dei duchi di Napoli, poi con arconti e duchi propri,
sempre in lotta con Amalfi, Salerno ed i Saraceni. La storia di
Sorrento si confonde con quella delle altre città campane; prese
parte alle leghe anti musulmane; combatté i Longobardi di
Benevento;
conobbe lotte familiari tra i nobili locali. Obbligato nel sec. IX
da Guaimario principe di Salerno ad accettare come proprio duca il
fratello, Guido, il Ducato di Sorrento riprese la propria autonomia
dopo la morte di quest'ultimo per poi perderla definitivamente nel
1137, assorbito nel nuovo regno dei Normanni. Sorrento seguì da
allora le sorti del regno, non senza ribellioni e conflitti, specie
all'inizio dell'età aragonese. Nel 1558 fu presa e saccheggiata dai
Turchi; nell'inverno del 1648 la città sostenne valorosamente
l'assedio di Giovanni Grillo, generale del duca di Guisa. |