Ischia

Ischia

 
Forio Casamicciola Lacco Ameno Ischia Porto Ischia Ponte
Borgo di Sant'Angelo Fontana Serrara Barano Panza
Castello Aragonese Monte Epomeo Giardini La Mortella Pizzi Bianchi  
Come arrivare a Ischia  Cartina di Ischia Hotel Ischia Numeri utili  
   

Castello Aragonese di Ischia

Ischia Castello Aragonese

 Il Castello Aragonese di Ischia

 

Ischia Castello Aragonese

Ponte d'ingresso al Castello Aragonese

 

Ischia Castello Aragonese

 Il Castello Aragonese e parte dell'abitato del borgo di Ischia Ponte

 

Ischia Castello Aragonese

 Il Castello Aragonese all'imbrunire

 

Ischia Castello_Aragonese

 Il Castello Aragonese di Ischia e sullo sfondo Procida e i Campi Flegrei

 

Castello_Aragonese

 Il Castello Aragonese di Ischia visto da Campagnano

 

Terrazzo degli Ulivi del Castello Aragonese

 Terrazzo degli Ulivi del Castello Aragonese

 

Maschio del Castello Aragonese

 Maschio del Castello Aragonese

 

Veduta dal Terrazzo degli ulivi del Castello Aragonese

 Veduta dal Terrazzo degli ulivi del Castello Aragonese

 

Chiesa dell'Immacolata del Castello Aragonese

 Chiesa dell'Immacolata del Castello Aragonese

 

Sentiero del Sole del Castello Aragonese

 Sentiero del Sole del Castello Aragonese

 

Chiesa Santa Maria delle Grazie del Castello Aragonese

 Chiesa Santa Maria delle Grazie del Castello Aragonese

 

Il Castello Aragonese di Ischia visto dal mare

 Il Castello Aragonese di Ischia visto dal mare

 

Il Castello Aragonese di Ischia visto dal borgo Ischia Ponte

 Il Castello Aragonese di Ischia visto dal borgo Ischia Ponte

 

Altre foto del Castello Aragonese in formato più grande sono presenti nella pagina principale delle Foto Ischia

 
 

Il Castello Aragonese è una fortificazione che sorge su un isolotto di roccia posto sul versante orientale dell'isola d'Ischia, collegato per mezzo di un ponte in muratura lungo 220 metri all'antico Borgo di Celsa, oggi conosciuto come Ischia Ponte. L'isolotto su cui è stato edificato il castello deriva da un'eruzione sinattica avvenuta oltre 300.000 anni fa. Raggiunge un'altezza di 113 metri sul livello del mare e ricopre una superficie di circa 56.000 mq.

La costruzione della prima fortezza risale al 474 a.C. sotto il nome di Castrum Gironis, ovvero castello di Girone, in onore del suo fondatore. In quell'anno, infatti, il greco Gerone I tiranno di Siracusa prestò aiuto con la propria flotta ai Cumani nella guerra contro i Tirreni, contribuendo alla loro sconfitta al largo delle acque di Lacco Ameno. Debitori di tale intervento, i Cumani decisero allora di ricompensare l'alleato cedendogli l'intera isola. La fortezza venne poi occupata dai Partenopei, ma nel 315 a.C. i Romani riuscirono a strappar loro il controllo dell'isola e vi fondarono la colonia di Aenaria. Il Castello venne utilizzato come fortino difensivo e vi furono edificate anche alcune abitazioni ed alte torri per sorvegliare il movimento delle navi nemiche. Nei secoli successivi la fortezza di Gerone fu radicalmente trasformata, in modo da fungere da rifugio sicuro per la popolazione contro i saccheggi di Visigoti, Vandali, Ostrogoti, Arabi, Normanni (1134-1194), Svevi (1194-1265) e Angioini (1265-1282). L'eruzione del Monte Trippodi del 1301 fornì un notevole incentivo allo sviluppo dell'insediamento urbano: distrutta la città di Geronda, che sorgeva nella zona in cui attualmente vegeta la pineta, gli Ischitani si rifugiarono sulla rocca che garantiva maggiore tranquillità e sicurezza, dando vita ad una vera e propria cittadina.
Si deve agli Aragonesi la moderna fisionomia del castello: un solido a forma quadrangolare, con mura fornite di quattro torri. Partendo dal vecchio maschio di età angioina, nel 1441 Alfonso d'Aragona diede vita ad una struttura che ricalcava quella del Maschio Angioino di Napoli.Il sovrano fece costruire un ponte di legno che congiungeva l'isolotto all'isola maggiore (che sarebbe stato successivamente sostituito da uno in pietra), mentre fino alla metà del XV secolo l'unico strumento di accesso al castello era costituito da una scala esterna di cui si può ancora intravedere qualche rudere dal mare, dal lato che dà su Vivara. Furono inoltre realizzate poderose mura e fortificazioni (come i cosiddetti piombatoi, ossia fessure da cui venivano lanciati acqua bollente, piombo fuso, pietre e proiettili sull'eventuale evasore) dentro le quali quasi tutto il popolo d'Ischia trovava rifugio e protezione durante le incursioni dei pirati. All'interno dell'edificio erano posti gli alloggi reali e quelli riservati ai cortigiani, alla truppa e ai servi. Ai piedi del castello fu invece posta una casamatta, adibita a quartiere della guarnigione addetta alle manovre del ponte levatoio. Il periodo di massimo splendore della struttura si ebbe alla fine del XVI secolo: al tempo la rocca ospitava 1892 famiglie, il convento delle clarisse, l'abbazia dei monaci basiliani di Grecia, il vescovo con il capitolo ed il seminario, il principe con la guarnigione. Vi erano 13 chiese tra cui la cattedrale, dove il 27 dicembre 1509 furono celebrate le nozze tra Francesco Ferrante d'Avalos, marchese di Pescara e condottiero delle truppe imperiali di Carlo V, e la poetessa Vittoria Colonna. Il soggiorno di Vittoria Colonna nel castello, dal 1501 al 1536, coincise con un momento culturalmente assai felice per l'intera isola: la poetessa fu infatti circondata dai migliori artisti e letterati del secolo, tra cui Michelangelo Buonarroti, Ludovico Ariosto, Iacopo Sannazzaro, Giovanni Pontano, Bernardo Tasso, Annibale Caro l'Aretino e molti altri. Nella seconda metà del 1700, cessato il pericolo dei pirati, la gente cominciò ad abbandonare il castello, in cerca di una più comoda dimora nei vari comuni dell'isola per poter curare meglio le attività economiche principali: la coltivazione della terra e la pesca. Nel 1809 le truppe inglesi assediarono la rocca, sotto il comando francese, e la cannoneggiarono fino a distruggerla quasi completamente. Nel 1823 Ferdinando I, re di Napoli ed esponente della dinastia borbonica, allontanò gli ultimi 30 abitanti, riconvertì la fortezza a luogo di pena per gli ergastolani e trasformò le stanze in alloggi per le guardie carcerarie. Fu così che il castello divenne, a partire dal 1851, prigione politica per gli oppositori al regime borbonico, tra i quali Carlo Poerio, Luigi Settembrini, Pironti e Pasquale Battistessa. Nel 1860, con l'arrivo di Giuseppe Garibaldi a Napoli, Ischia fu annessa al Regno d'Italia e il carcere politico fu soppresso. L'8 giugno 1912 l'amministrazione del demanio, con trattativa privata, pose il Castello Aragonese in vendita all'asta. Da allora la rocca è gestita da privati, che ne curano i restauri e la gestione.

Altre info sul sito ufficiale del Castello Aragonese.
 

 
 
   

  

Borgo di Ischia Ponte visto dal Castello Aragonese

Borgo di Ischia Ponte visto dal Castello Aragonese

 

Per visionare le fotografie su Ischia cliccare su "Foto Ischia" 

 

- Foto dintorni di Ischia -

Foto della Costiera Amalfitana:
Amalfi Positano Maiori Minori
Praiano Ravello Atrani Vietri sul Mare
Conca dei Marini Cetara Furore Agerola
Scala Tramonti    
Foto della Penisola Sorrentina:
Sorrento Sant'Agnello Massa Lubrense Piano di Sorrento
Meta di Sorrento Vico Equense Castellammare Pompei
Foto delle isole del Golfo di Napoli:
Capri Ischia Procida  
 

- Altre foto della Campania -

Foto del Cilento e Vallo di Diano:
Acciaroli Agropoli Ascea / Velia Atena Lucana Buonabitacolo
Camerota Campagna Capaccio Casal Velino Casaletto Spartano
Caselle in Pittari Castelcivita Castellabate Castelnuovo Cilento Castel San Lorenzo
Centola Cicerale Corleto Monforte Felitto Laurino
Laurito Montecorice Morigerati Novi Velia Ogliastro Cilento
Padula Paestum Palinuro Petina Pisciotta
Roccadaspide Rofrano Roscigno Sacco San Giovanni a Piro
San Mauro Cilento Sant'Angelo a Fasanella Sanza Sapri Scario
Sicignano degli Alburni Torchiara Tortorella  Trentinara Vallo della Lucania
Varie della Campania
Napoli Salerno Benevento Caserta Nisida
Vesuvio Campi Flegrei Bacoli Posillipo Cava dei Tirreni
Ercolano Gragnano Lettere Angri Sant'Antonio Abate
Corbara Valle di Maddaloni Nocera Inferiore Torre Annunziata San Giuseppe Vesuviano
Capua Pietrelcina      
 
   
 

 

 

 

 

Home regionale (Costa sorrentina ed amalfitana)

Home generale (www.fotoeweb.it)

Tutte le foto inserite nel presente sito sono state scattate da De Maio Agostino. Nel caso di pubblicazioni chiederne l'autorizzazione gratuita (vedere la procedura indicata nella sezione "Contatti").
 

 
 

Cerca nell'intero circuito del sito Fotoeweb.it