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La Grotta Azzurra
di Capri
La Grotta Azzurra è
sicuramente uno dei simboli di Capri. Si tratta di una grotta a
mare con colorazione intenso di azzurro del suo interno. Ci sono
due modi per arrivare alla Grotta Azzurra, via terra arrivando
da Anacapri con l'autobus o il taxi; o via mare partendo da
Marina Grande con i motoscafi che, facendo il giro dell'isola di
Capri, fermano all'ingresso della grotta. Per entrare nella
Grotta Azzurra bisogna salire su piccole barche a remi, in due o
tre persone al massimo e, stesi sul fondo, si attraversa lo
stretto e basso varco naturale aperto nella roccia. L'operazione
è impossibile nei giorni in cui tira il vento di libeccio o di
maestrale. L'ingresso della Grotta Azzurra è un piccolo varco
nella parete rocciosa, largo circa 2 metri e alto altrettanto,
che si trova sopraelevato sul livello del mare di circa 1 metro,
per questo motivo per entrare bisogna distendersi sulla barca.
Il rematore abbandona i remi e spinge la barca dentro afferrando
una catena murata sulla volta dell'ingresso. L'ambiente interno
appare tutto di colore azzurro, la volta, definita Duomo
Azzurro, ha un'altezza media di 7 metri arrivando a 14 nella
parte più interna; la cavità d'erosione è lunga circa 60 metri e
larga al massimo 25. La grotta continua con la Galleria dei
Pilastri, tre rami comunicanti tra loro che confluiscono nella
Sala dei Nomi, chiamata così per le numerose firme dei
visitatori apposte sulle pareti, e il Passaggio della
Corrosione, fino all'estremo punto accessibile, la Sala della
Corrosione. La colorazione azzurra della Grotta Azzurra è dovuta
al fatto che la luce del giorno entra attraverso una finestra
sottomarina che si apre esattamente sotto il varco d'ingresso,
subendo in tal modo una filtrazione da parte dell'acqua, che
assorbe il rosso e lascia passare l'azzurro. Un secondo fenomeno
determina lo splendore argenteo degli oggetti immersi: le bolle
d'aria che aderiscono alla superficie esterna degli oggetti,
avendo indice di rifrazione diverso da quello dell'acqua,
permettono alla luce di uscire. Si pensa che l'interno della
Grotta Azzurra in epoca romana, al tempo di Tiberio, fosse
utilizzato come ninfeo marino, c'è stato chi lo ha immaginato
come un luogo di Nereidi o di Sirene e chi riteneva fosse il
regno di diavoli che intimorivano chiunque osasse entrarvi.
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