|
Villa
Jovis
di Capri
Villa Jovis è stata
costruita intorno al I sec. a.C. ed è attribuita all'imperatore
romano Tiberio. L'ubicazione a strapiombo sul mare garantiva
privacy e sicurezza, caratteristiche importantissime per
l'imperatore. Villa Jovis si trova alla fine di Viale Amedeo
Maiuri, dove si possono notare alcuni gradini pavimentati con
lastre di marmo provenienti dalla villa romana. Della villa
romana resta buona parte della struttura, costruita su ampie
cisterne e serbatoi, creati per sopperire la mancanza perenne
d'acqua sull'isola di Capri. Villa Jovis era organizzata in
settori collegati da corridoi, scale, e cunicoli. A settentrione
c'era l'appartamento dell'imperatore con vista sul Golfo di
Napoli; ad est c'era il settore per l'alta rappresentanza; le
terme erano a sud e ad occidente gli alloggi ed i locali di
servizio. La Villa di Tiberio aveva un'estensione di 5500 metri
quadri e si elevava in altezza, struttura insolita per l'epoca,
ma necessaria per la particolare ubicazione. Alla fine del viale
che conduce alla villa c'è il famoso "Salto di Tiberio", luogo
che secondo la leggenda popolare, veniva utilizzato
dall'imperatore per farvi precipitare servi disobbedienti ed
ospiti indesiderati. Le suppellettili e le strutture decorative
sono state prelevate nel corso dei secoli, portate in musei o
riutilizzate per decorare palazzi reali, e in alcuni casi
venduti a peso, come il marmo dei pavimenti. Nel 1937, dopo
scavi portati avanti con criteri scientifici dall'archeologo
Amedeo Maiuri, fu inaugurato ufficialmente il complesso di Villa
Jovis. All'interno del complesso archeologico di Villa Jovis a
Capri sorge la piccola Chiesa di Santa Maria del Soccorso. Nello
spazio antistante la chiesa c'è una statua della Madonna
visibile anche dal mare. |
|