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Il Foro di Traiano è
l'ultimo in ordine cronologico dei Fori Imperiali di Roma, nonché il
più grandioso. Il Foro si disponeva parallelamente al Foro di Cesare
(a nord-ovest di questo) e perpendicolare al Foro di Augusto, con la
basilica sopraelevata di alcuni gradini. Misurava complessivamente
300 m di lunghezza e 185 di larghezza. Comprende, nell'ordine, la
piazza forense, la basilica Ulpia, un cortile porticato con la
famosa colonna Traiana e le due biblioteche. Nelle ricostruzioni
ottocentesche, poi riproposte per tutto il XX secolo, chiudeva il
complesso il tempio del Divo Traiano e di Plotina incorniciato da un
portico ricurvo nel lato terminale, edificato secondo le fonti da
Adriano entro il 121, ma i sondaggi archeologici del 1998-2000 non
ne hanno trovato traccia, quindi la sua reale collocazione è tornata
un problema aperto. L'elemento più originale della pianta era la
presenza della basilica al posto del consueto tempio a chiudere il
lato principale della piazza. Il Foro vero e proprio era costituito
da una vasta piazza rettangolare con portici sui due lati, chiusa
sul fondo dalla Basilica Ulpia e ornata dalla colossale statua
equestre di Traiano. La piazza era pavimentata con lastre
rettangolari di marmo bianco.
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