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Il Duomo di
Amalfi è una cattedrale ubicata in Piazza Duomo ad Amalfi.
In origine le Basiliche erano due, ed entrambe a tre navate: la
prima corrisponde al Duomo vecchio eretto dal duca Mansone II
attorno al Mille: la seconda eretta a metà del IX secolo è più
ampia con trasetto. La basilica venne trasformata nei primi
decenni del XIII secolo sotto l'arcivescovo Matteo Capuano e il
cardinale Pietro Capuano, entrambi unirono i due luoghi di culto
in uno solo a cinque navate. Ulteriori ampliamenti e
ricostruzioni avvennero tra il XVI secolo e il XVIII secolo che
gli ha conferito la veste attuale.
La facciata esterna attuale è stata costruita nel XIX secolo da
Enrico Alvino coadiuvato da un' elitè di discreti architetti, la
riedificazione è avvenuta dopo il presunto crollo di quella
originale. Il progetto dell'Alvino si presenta con una facciata
neogotica preceduta da un corridoio che collega il campanile, il
chiostro del Paradiso e la chiesa-cappella del Crocifisso.
Il 24 dicembre 1861 sotto l'azione di un forte vento, un tratto
del coronamento della facciata della Cattedrale, in cattivo
stato di conservazione, cadde sfondando una o due volte del
sottostante atrio. La Cattedrale subì danni lievi e non precari.
Ma il parere favorevole al restauro stilistico della Giunta
delle Belle Arti ha fatto si che, per un danno leggero, le
stratificazioni sulla facciata siano state cancellate,
ricostruendo la Cattedrale secondo lo stile dell'architetto
Lorenzo Casalbore, che demolì l'insigne portico, i capitelli, le
cornici, lo stesso intonaco e le basi e le paraste del '700,
messe in opera da Arcangelo Giulielmelli. Così volle riprodurre
l'originario stile della Chiesa, mirando alla distruzione delle
altre stratificazioni avute nel corso dei secoli; e la rimozione
dell'evento dalla memoria collettiva degli amalfitani contribuì
a fortificare la tesi che mise in atto il sindaco del paese
Salvatore Amatruda per giustificare questo "rinnovamento" della
facciata, ovvero che la Chiesa era, quasi del tutto, crollata.
Il campanile è stato compiuto nel secolo XIII; nel XVIII secolo
venne restaurato e successivamente manomesso. L' esterno si
compone di un piano di bifore e uno di trifore, con coronamento
arabeggiante e copertura ad embrici maiolicati gialli e verdi.
Il portale maggiore, nella cui lunetta è un affresco di Domenico
Morelli e Paolo Vetri, e chiuso un da una porta in bronzo fusa a
Costantinopoli.
L'interno, rimaneggiato in forme barocche, ha una pianta a
basilicale con trasetto e abside, il tutto è rivestito da da
marmi commessi e racchiudenti colonne antiche. Le navate sono
coperte da un soffitto a cassettoni. Nelle cappelle sono
conservate opere di arte gotica e rinascimentale.
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