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                 Il Duomo di Napoli 
                Il Duomo di Napoli, 
                detto anche Duomo di San Gennaro o Duomo di Santa Maria Assunta 
                è la cattedrale della diocesi di Napoli. È tra le più grandi 
                basiliche della città; inoltre, ospita il battistero più antico 
                d'occidente (Battistero di San Giovanni in Fonte). Il tempio 
                sorge lungo il lato est di via Duomo, in una piazzetta 
                contornata da portici.
                Nel XIII secolo fu iniziata la costruzione dell'edificio 
                inglobando le precedenti strutture paleocristiane del Battistero 
                di San Giovanni in Fonte e della Basilica di Santa Restituta; 
                per la progettazione e costruzione del complesso vennero 
                chiamati architetti di estrazione francese su volontà del 
                sovrano Carlo II di Napoli. Il secolo successivo fu un periodo 
                difficile, sia per la peste che per i terremoti che afflissero 
                la città: infatti, durante un terremoto del 1349, crollarono il 
                campanile e la facciata e successivamente, agli inizi del XV 
                secolo, venne innalzata la nuova facciata gotica. Tuttavia, a 
                metà del secolo, un altro terremoto danneggiò gravemente la 
                cattedrale, facendo crollare alcune parti della navata, che in 
                seguito fu però ricostruita.
                Tra il Quattrocento e l'Ottocento il duomo venne notevolmente 
                abbellito. Tra il 1497 e il 1508 fu realizzata la Cappella del 
                Succorpo, con decorazioni di Tommaso Malvito; dopo un secolo 
                Francesco Grimaldi innalzò, di fronte alla Basilica di Santa 
                Restituta, la Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro in 
                seguito al voto fatto dai partenopei al santo durante la 
                pestilenza del 1526; nel 1621 il tetto a capriate venne coperto 
                da un cassettonato in legno. Nel 1688 e nel 1732 furono 
                ricostruite le parti piu danneggiate dai terremoti: al 1688 si 
                attestano gli interventi barocchi che caratterizzarono 
                notevolmente le cappelle con sgargianti decorzioni marmoree e in 
                stucco, mentre nel 1732 vennero ricostruiti l'abside ed i 
                transetti. Nel 1788, un ulteriore restauro apportò modifiche 
                sulla navata, realizzando una specie di revaival gotico con 
                influssi settecenteschi. Per esigenze estetiche fu quindi 
                bandito un concorso per la facciata, che fu realizzata in un 
                pregevole neogotico dal vincitore del concorso Enrico Alvin.
                Il Duomo di Napoli è composto anche da numerose cappelle che 
                testimoniano i vari passaggi di arte e architettura napoletana 
                nel corso dei secoli. Le cappelle più grandi sono: il Succorpo, 
                il Tesoro di San Gennaro e Santa Restituta, mentre il resto sono 
                semplici spazi aperti nelle due navate.  | 
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